Le 5 Migliori Cuffie TV 2021 Classifica e Offerte

Quante volte desideri ascoltare la TV senza doverti preoccupare di svegliare i bimbi che dormono o di infastidire chi è accanto a te e sta leggendo?

La portata massima delle cuffie è di 100 metri e la batteria ha una durata di 18 ore. Molto leggere, pesano 285 grammi.

Ma siccome ogni ambiente ha le sue caratteristiche e ciascuno di noi ha le sue esigenze di ascolto, è importante che l’acquisto sia ponderato con cura.

I vari dispositivi possono distinguersi per forma, tipologia di suono e per altre caratteristiche tecniche (come autonomia, trasmissione del segnale, portata delle cuffie wireless, che non è uguale per tutti i modelli …) e, non da ultimo, la comodità d’uso, il design e la possibilità di adattamento a qualsiasi conformazione della testa.

Navigando nel web e leggendo le opinioni nei forum, potrai ad esempio scoprire se per te sono meglio le cuffie on ear oppure over ear (o ancora quelle in ear che si inseriscono all’interno dell’orecchio). E, ancora, se hai bisogno di cuffie con riduzione attiva del rumore e se per te è meglio optare per cuffie stereo o surround professionali.

Da un punto di vista tecnico, il miglior rapporto fra qualità del suono e potenza del segnale lo offrirebbero le cuffie RF, ma da un punto di vista pratico “vincono” quelle Bluetooth, che sono più versatili e si integrano alla perfezione con telefoni, tablet, computer, console per i videogiochi e TV.

Le cuffie a infrarossi, invece, sono indicate solo per chi vuole spendere poco e non ha bisogno di una copertura del segnale molto estesa.

Il segnale ad infrarossi permette una qualità di ascolto buona ma la portata del segnale è ridotta e non bisogna allontanarsi troppo dal ricevitore. Più o meno la stessa considerazione la si deve fare per il bluetooth: la connessione wireless è stabile e semplice da eseguire ma anche in questo caso la portata è limitata, sebbene più ampia rispetto ai raggi infrarossi (intorno agli 8/10 metri).

Ma se la tua necessità è quella di un ascolto esclusivamente nella stanza dove si trova il televisore è inutile optare per i modelli più costosi a radiofrequenza: puoi tranquillamente sceglierne una a infrarossi, a meno che tu non voglia utilizzare le stesse cuffie con un impianto stereo e goderti la musica passeggiando per casa o su una sdraio in giardino.

Le cuffie per la TV, in base al loro formato, si suddividono in on-ear (sovraurali) e over-ear/around-ear (circumaurali): le prime sono più piccole e si appoggiano direttamente sopra i padiglioni auricolari, le seconde sono più grandi e hanno dei “cuscinetti” sporgenti che permettono di racchiudere i padiglioni auricolari nelle cuffie appoggiate sulla testa.

Le over-ear sono più pesanti e ingombranti delle on-ear, ma assicurano un maggiore isolamento dall’ambiente esterno. Bisogna sceglierle in base alle proprie necessità e a quali si ritengono più comode da indossare.

Le cuffie chiuse invece isolano le orecchie dall’esterno e limitano fortemente la fuoriuscita dell’audio. Questa caratteristica le rende molto più adatte all’utilizzo in sala di ripresa, in ambienti rumorosi e in situazioni in cui è necessario non disturbare. Di contro, a orecchie non abituate potrebbero sembrare un po’ innaturali e “scatolose” (termine tecnico), oltre a essere più stancanti rispetto alla versione aperta.

È importante che il modello scelto sia comodo, leggero, realizzato con materiali confortevoli e morbidi, soprattutto nei punti di contatto con la pelle. Ad esempio, se porti gli occhiali devi fare attenzione ad acquistare delle cuffie regolabili, che non ti facciano provare fastidio ogni volta che le indossi: sono dettagli che possono fare la differenza tra un modello e l’altro.

Tutte hanno bisogno di batterie per funzionare. Alcune come quelle a infrarossi e a radiofrequenza utilizzano delle batterie di tipo classico AA e AAA.

Qualsiasi sia il modello di cuffia che acquisterai, non puoi prescindere da un fattore determinante: la qualità del suono. E a questo proposito, è bene sapere che sono molteplici le componenti che entrano in gioco per garantire una fedeltà di riproduzione straordinariamente pura.

Fra i principali parametri che favoriscono la resa naturale della musica vi è una risposta in frequenza estesa e lineare e una bassa distorsione armonica, anche a livelli di ascolto sostenuti.

La risposta in frequenza indica l’intervallo di frequenze che la cuffia riesce a coprire (espresso in Hz). Ora, sapendo che l’orecchio umano riesce a percepire un range che va dai 20 ai 20.000 Hz, è importante scegliere delle cuffie che abbiano una risposta di frequenza ampia anche nelle frequenze più basse e, soprattutto, un basso gap.

L’impedenza viene espressa in volt/ampere (ohm) e indica la resistenza esercitata dalle cuffie sul segnale audio. Maggiore è questo valore e migliore è la qualità dell’audio.

Le cuffie a 5.1 e 7.1 canali audio sono particolarmente indicate per le attività di gaming. Si suddividono in reali e virtuali: quelle reali hanno quattro o cinque speaker per orecchio, mentre quelle virtuali hanno uno speaker per orecchio come le cuffie stereo e simulano il surround 5.1 o 7.1 tramite software.

È importante sottolineare come le cuffie 5.1 e 7.1 virtuali, nella maggior parte dei casi, funzionino in modalità 5.1 e 7.1 solo su PC. Su console per videogiochi come PS4 e Xbox One funzionano in modalità stereo in quanto non possono contare sui software di elaborazione dell’audio disponibili su computer.

Vi sono dei televisori, anche di tipo Hdmi e al plasma, che hanno un’uscita ottica che ne amplifica notevolmente le prestazioni audio.

Le cuffie che utilizzano un sistema a infrarossi sono molto economiche, garantiscono una qualità audio eccellente ma hanno una portata abbastanza limitata (sono consigliate solo se si rimane nei confini di una singola stanza).

Analogo range esteso si ha per le cuffie bluetooth, che attualmente sono le più diffuse È vero che per loro natura comprimono il segnale audio (anche se i modelli più avanzati assicurano una qualità praticamente indistinguibile da quella garantita dalle cuffie con cavo) ma hanno l’indiscutibile pregio di potersi collegare a dispositivi come computer, smartphone e tablet senza ricorrere a ricevitori esterni.

Le cuffie a radiofrequenza sono particolarmente indicate anche per le persone deboli di udito, per esempio per chi soffre di problemi di ipoacusia ed è costretto già ad utilizzare apparecchiature tipo Amplifon e ha problemi a individuare la sorgente audio se non è concentrato.

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