Come collegare un microfono a condensatore al PC

In questi giorni stai valutando l’acquisto di un nuovo microfono a condensatore, sapendo che si tratta della migliore soluzione per registrare la voce o l’audio di uno strumento acustico. Oppure ne hai già uno a disposizione, pronto all’uso, ma hai dei forti dubbi su quale sia il modo giusto di collegarlo al computer.

Niente paura, ho una buona notizia per te: se mi dedichi qualche minuto del tuo tempo, nei prossimi capitoli troverai tutte le informazioni necessarie per capire come collegare un microfono a condensatore al PC e, in poco tempo, sarai in grado di scegliere autonomamente l’opzione più adatta alle tue esigenze. Esistono più metodi per eseguire questa operazione, ma occorre considerare che la scelta dell’uno o dell’altro comporta una resa audio qualitativamente diversa.

Per prima cosa ti farò una panoramica sul funzionamento di questa particolare tipologia di microfoni, quindi esamineremo passo per passo i diversi espedienti e, infine, ti illustrerò come verificare sul computer che l’operazione sia stata portata a termine con successo. Cosa aspetti, dunque? Mettiti comodo, immergiti nella lettura e vedrai che sarà tutto molto meno complicato di quanto tu possa pensare. Buona lettura e buon divertimento!

Indice

Informazioni preliminari

Per determinare il modo migliore di collegare un microfono a condensatore al PC dobbiamo inevitabilmente fare un passo indietro. In questo capitolo ti illustrerò come agisce questo dispositivo per catturare l’audio e quali sono le differenze con altre tipologie di microfono, in modo da renderti più chiari i procedimenti descritti nei successivi passaggi.

Per captare i segnali audio, il microfono a condensatore sfrutta la cosiddetta variazione capacitiva, ovvero la propensione a cogliere le alterazioni di pressione nell’aria (provocate da una voce o da uno strumento) attraverso un’apposita membrana di metallo. Le rapide oscillazioni di questa membrana a loro volta vengono trasformate (o meglio trasdotte) in segnali elettrici. La particolare tecnica di costruzione di questi dispositivi li rende particolarmente sensibili alle sollecitazioni esterne, e questo comporta una maggiore risposta in frequenza e una migliore predisposizione a catturare le dinamiche dei suoni.

Il segnale che viene generato da questo processo è, tuttavia, caratterizzato da una altissima impedenza, che deve essere necessariamente limitata e pulita per poter essere gestita esternamente. Per questo motivo, i microfoni a condensazione sono integrati con un preamplificatore, il quale deve però essere alimentato per poter funzionare: questa è una delle principali differenze con i microfoni dinamici e con i microfoni a nastro.

I microfoni a condensatore sono, quindi, estremamente sensibili, e donano maggiore espressività all’audio, ragion per cui sono largamente utilizzati negli studi di registrazione. Il rovescio della medaglia, dovuto alla loro estrema capacità ricettiva, sta nell’acquisizione e amplificazione di tutta una serie di segnali acustici indesiderati, come rumori ambientali e respiri. È indispensabile, di conseguenza, che siano posizionati su supporti ammortizzati (o anti-shock), e dotati di filtri antivento in caso di registrazioni all’esterno (per evitare che si sentano i fruscii), e di filtri anti-pop, per la registrazione della voce (per evitare l’effetto “sparato” dato dalla pronuncia di alcune consonanti, come la “p”).

La connessione avviene tramite un cavo analogico di tipo XLR (o cannon) bilanciato (per la cancellazione dei rumori), caratterizzato da un connettore XLR femmina che va inserito nel microfono stesso e, all’altra estremità, un connettore XLR maschio per il collegamento all’interfaccia (scheda audio e mixer ad esempio). Negli ultimi anni si stanno affacciando diversi modelli di microfoni a condensatore USB che, oltre a semplificare la vita in termini di connettività, rappresentano una valida alternativa per determinate attività, come la registrazione di podcast. Te ne parlerò meglio più avanti.

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Come collegare un microfono a condensatore al computer

Siamo arrivati al dunque. Nei prossimi paragrafi ti proporrò diverse soluzioni per avere un quadro completo su come collegare un microfono a condensatore al computer. Ora che hai acquisito tutte le nozioni indispensabili, vedrai che la lettura sarà molto scorrevole e, in breve tempo, sarai in grado di fare la scelta più corretta e più adatta alle tue esigenze.

Scheda audio esterna

Il collegamento tramite scheda audio esterna rappresenta sicuramente la scelta migliore per ottenere un audio di alta qualità e per un uso professionale del microfono a condensatore. Un buon risultato, in questo senso, non può prescindere dall’uso di una scheda audio esterna affidabile. Ti suggerisco, pertanto, di leggere con attenzione la mia guida sulle migliori schede audio. Vedrai che ti sarà molto utile se hai dei dubbi anche su questo argomento.

La scheda audio è un elemento chiave nella catena di registrazione audio, in quanto esegue la digitalizzazione del segnale, ovvero la trasformazione da segnale audio analogico in digitale. Più l’interfaccia è evoluta, più l’elaborazione sarà in grado di restituire caratteristiche di dinamica, espressività, profondità e naturalezza al risultato finale: è quindi fondamentale per l’home recording e per gli studi di registrazione, ad esempio.

La scheda audio esterna, per abilitare il passaggio del segnale audio da un microfono a condensatore, deve disporre di ingressi XLR e di un’alimentazione a 48 volt denominata Phantom, che può essere attivata tramite apposito interruttore o selettore presente nella scheda stessa. Occorre prestare attenzione a non utilizzare questa alimentazione con altre tipologie di microfono, in quanto potrebbe arrecare dei danni e inficiarne il corretto funzionamento. L’ordine corretto delle operazione da seguire è quindi il seguente.

Collegare il connettore XLR femmina al microfono.

Collegare l’altra estremità XLR maschio alla scheda audio.

Attivare l’alimentazione Phantom sulla scheda audio.

Mixer

Come dici? Non hai una scheda audio esterna, ma disponi di un mixer? Non temere, di seguito troverai la soluzione anche per questa particolare configurazione. Devi sapere, però, che il mixer ha una funzione diversa da quella di una scheda audio esterna. Si tratta, sostanzialmente, di un dispositivo elettronico con il quale è possibile miscelare più segnali audio in ingresso, modificandone singolarmente le caratteristiche di frequenza e timbro, per produrne uno principale in uscita (Master o Main) equilibrato e armonioso.

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Può essere una soluzione adatta, ad esempio, in qualsiasi caso in cui occorra la registrazione simultanea di più fonti sonore o alla produzione di un podcast. A proposito, se ti interessa saperne di più ti consiglio di leggere la mia guida su come creare un podcast.

Per poter collegare un microfono a condensatore a un mixer è essenziale che quest’ultimo disponga di alimentazione Phantom a 48 volt, così come visto in precedenza per le schede audio. Ti consiglio vivamente, prima di procedere al collegamento tramite mixer, di abbassare preventivamente tutti i volumi di ingresso e uscita, per evitare sbalzi che potrebbero danneggiare la scheda audio del PC.

Come prima cosa devi procurarti un cavo in grado di connettere l’uscita stereo del mixer all’ingresso mono della scheda audio integrata del tuo PC. Le modalità sono sostanzialmente due. La prima prevede l’utilizzo di un cavo dotato a un’estremità di due connettori RCA maschi, da inserire nelle uscite stereo out del mixer (quelle contraddistinte dai colori bianco e rosso), e dall’altra di un connettore jack da 3,5 mm da inserire nell’ingresso microfono del PC (nota bene che molti computer dispongono di un’unica presa per cuffie e microfono).

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L’alternativa è rappresentata dall’utilizzo di uno speciale cavo dotato di adattatore con due Jack TRS a una estremità, da collegare all’ingresso Main Out del mixer, e di un connettore jack da 3,5 mm all’altra, da inserire nella presa microfono del computer. Successivamente allaccia il mixer alla rete elettrica per poi accenderlo.

Ora puoi collegare il microfono a condensatore inserendo il connettore XLR maschio nell’apposito ingresso. Attiva, infine, la Phantom a 48 volt premendo l’apposito pulsante o selettore del mixer. Per monitorare il segnale audio ti saranno poi indispensabili delle cuffie, da inserire nella presa Phones del mixer.

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Amplificatore Phantom

Il mercato mette a disposizione sempre più soluzioni interessanti per venire incontro alle esigenze di tutti. Quella del collegamento con amplificatore Phantom è indubbiamente una soluzione comoda, semplice da attuare e dal costo contenuto, anche se non adatta a un uso professionale. Spesso, infatti, questi dispositivi possono generare fastidiosi fruscii che non è possibile controllare alla sorgente. Sarà quindi necessario intervenire tramite il software di registrazione audio per limitarne la presenza.

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L’amplificatore Phantom non fa altro che produrre l’energia necessaria al funzionamento del microfono a condensatore attraverso il collegamento alla rete elettrica, quindi trasferisce il segnale audio al computer tramite un apposito connettore.

L’amplificatore dispone, infatti, di due prese XLR, una d’ingresso, alla quale va collegato il connettore maschio XLR proveniente dal microfono, e l’altra d’uscita. In quest’ultima va inserito il connettore XLR femmina di uno speciale cavo che vede all’altra estremità un connettore jack da 3,5 mm da collegare all’ingresso della scheda audio del PC.

Microfono a condensatore USB

Un’altra possibilità consiste nell’acquisto di un microfono a condensatore USB. Questa tipologia di microfoni è dotata al suo interno di capsule che sfruttano questa tecnologia, e di un’uscita USB al posto della tradizionale XLR. La conseguenza è, ovviamente, una forte perdita di qualità e di spessore nell’audio, per cui non si tratta di un prodotto adatto a uno studio di home recording, o in generale alla registrazione di strumenti acustici.

Se la tua esigenza è, invece, quella di acquisire audio per applicazioni di tipo voice over, podcast o live su Twitch, per fare alcuni esempi, siamo proprio sulla strada giusta. Possiamo considerarlo, infatti, come un ibrido in grado di garantire una buona sensibilità e risposta in frequenza, tipica di questa tipologia di microfoni, ad una certa pulizia dell’audio finale, ottenuta grazie alla sua immediata conversione in digitale.

La connessione è estremamente semplice, in quanto è sufficiente collegare il cavo USB in dotazione al microfono da una parte e alla presa del computer dall’altra, senza l’utilizzo degli scomodi intermediari visti nei paragrafi precedenti, utilizzati per ottenere l’alimentazione Phantom. Il microfono viene di norma riconosciuto subito dal sistema operativo, in modalità plug & play, consentendo di utilizzarlo subito senza difficoltose configurazioni.

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Verificare il collegamento sul computer

Hai seguito tutte le istruzioni per collegare il tuo microfono a condensatore al computer, ma non senti ancora nulla, o senti troppo piano? Ora ti indicherò come verificare il collegamento sul computer tramite le impostazioni audio, sia per il sistema operativo Windows che macOS.

Se utilizzi Windows 10, clicca sul pulsante Start (l’icona della bandierina collocata nell’angolo in basso a sinistra dello schermo), quindi seleziona l’icona a ingranaggio, per accedere alle Impostazioni del sistema operativo. Dunque, vai su Sistema > Audio.

Dalla schermata che compare, puoi gestire i dispositivi audio di input e output. Nella sezione Input verifica che sia selezionata la scheda audio di uscita corretta, altrimenti clicca sulla freccia in basso del menu a tendina e seleziona quella desiderata, cliccandoci sopra.

Da qui puoi anche controllare il livello del segnale in entrata, alla voce Prova il microfono, sotto al quale un indicatore dinamico ti aiuterà visivamente nel determinare il volume in ingresso. Verifica che anche nella sezione Output sia presente la scheda audio giusta o selezionala dall’apposito menu a tendina che compare cliccando sulle freccia verso il basso.

Cliccando, infine, sulla voce Proprietà del dispositivo, si accede a una schermata dove è possibile intervenire sul volume del microfono. Alla voce Volume puoi azionare l’apposito selettore che, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse e trascinando il cursore avanti e indietro, consente di alzare o abbassare il volume.

Su macOS puoi ottenere gli stessi risultati in modo altrettanto facile: clicca sul menu Apple collocato in alto a sinistra, quindi seleziona la voce Preferenze di sistema dal menu che si apre.

Successivamente, vai su Suono. Da qui, nella scheda Ingresso, verifica che sia selezionata la scheda audio corretta, o sceglila fra quelle disponibili. Tramite l’indicatore Livello d’ingresso puoi controllare visivamente l’audio in entrata, mentre tramite l’impostazione Volume di ingresso puoi cliccare sul selettore bianco e, tenendo premuto col tasto sinistro del mouse, trascinare il cursore avanti o indietro, per alzare o abbassare il volume.

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